Madrid è appena finito e il giovane spagnolo, 19 anni appena compiuti, straccia in una finale senza partita il tedesco Zverev. La partita più facile di tutto il torneo. In una finale bruttissima, giocata in pochissimo tempo dove in campo c’era solo un giocatore. Che senza la minima preoccupazione, con grande sicurezza e superiorità ha completamente annichilito il suo avversario. Forse non si è neanche accorto del suo avversario.
Gli è passato sopra come un rullo compressore. Con un risultato secco che non lascia dubbi sulla differenza di valori in campo. Questo 6-3 6-1 per lo spagnolo, con quello che potrebbe essere a breve – classifica alla mano – il prossimo n. 1 del mondo… Beh! Uno si chiede come sia possibile. La realtà è che Alcaraz, aldilà della classifica che ha determinate regole, punti che entrano, tornei che scadono e tutta una serie di meccanismi – alla fine in certi casi forse non dà il valore reale del momento del giocatore.
Lo spagnolo viene da due tornei vinti: Barcellona e Madrid. In quest’ultimo batte Nadal e Djokovic. Uno dietro l’altro, vincendo il torneo e giocando una finale tranquillo come una “pasqua” contro un giocatore inesistente. Ma attenzione! Non perché il tedesco abbia giocato male, ma per una evidente superiorità!
Di fatto, Carlos Alcaraz in questo momento diventa il più forte giocatore del mondo. Il vero n. 1 .Sarebbe stato bello vederlo a Roma. Ma Parigi è troppo vicina e lo spagnolo ha bisogno di ricaricare le batterie ed essere pronto per la vittoria del suo primo grande slam. Peccato Roma magari, sarà per la prossima volta… forse.