Una cornice stratosferica di pubblico quest’anno agli Internazionali di Tennis a Roma. Il Foro straripava di appassionati assetati di tennis. D’altronde molti sono rimasti a secco per due anni a causa della pandemia. Un bellissimo torneo. Nel quale però la mancanza di alcuni giocatori, due in particolare – Berettini, il nostro piu forte giocatore italiano e Alcaraz, il dicianovenne spagnolo n. 1 del mondo nella mia personale classifica – hanno in qualche maniera tolto qualche cosa all’interesse di questo master 1000.

Il nostro migliore italiano è stato Sinner, eliminato dal greco Tsitsipas nei quarti di finale. Che negli ottavi si è scontrato con Fabio Fognini. Un match al quale ho assistito nel box di Fabio, al fianco di Flavia. E’ stata una bella partita. A tratti con del tennis veramente di altissimo livello. Con un Fognini che di fatto se fosse riuscito ad avere piu continuità nel suo tennis – che in alcuni momenti sovrastava il suo avversario – avrebbe portato a casa un gran risultato.

In questo Sinner è stato perfetto. Lineare, consistente, solido, regolare ha approffittato delle pause di Fognini. E si è aggiudicato il match. Senza fare per la verità troppo. Si evince dalle sue dichiarazioni che sia alla ricerca di un miglioramento nel suo tennis. Che deve aggiungere qualcosa in piu nel suo bagaglio tecnico. Tutto questo nel tentativo del grande salto che lo dovrà portare al top della classifica mondiale. E’ giovane e determinato. Sono certo che ce la farà.

Ma da quello che ho visto al Foro, al momento, è un giocatore che forse deve prima ritrovare il suo tennis. Ci sono stati dei momenti, contro Fognini, che è stato preso “a pallate”. Vero che quando Fabio gioca bene fa paura. Ma a me è sembrato un Sinner non piu offensivo come me lo ricordavo. Un po‘ meno vicino alla riga di fondo e meno propenso a colpire la palla come spesso sa fare lui molto bene.

Insomma, forse piu alla ricerca di un nuovo tennis. Che però – attenzione – non penalizzi quella macchina da guerra, quel tennis di pressione, di angoli, di direzioni estreme, di grade velocità che ha portato Sinner a risultati strepitosi ed ad essere considerato giustamente un predestinato n. 1 del mondo.

Il Foro è finito con Diokovic vincitore e con un record d’incassi. Il presidente Binaghi ha snocciolato nell’ormai tradizionale conferenza stampa di fine torneo numeri di incasso impressionanti. Dovrebbe essere contento! Invece no, riesce a prendersela con Malagò, Presidente del Coni, “colpevole” secondo lui di avere tentato di dannegiare il torneo di Roma impedendo l’iscrizione dei giocatori russi e biolorussi. Povero Binaghi senza pace. Un vero guerrafondaio vede nemici da tutte le parti…