Highlander è uno dei miei esercizi di allenamento preferiti. Che tutti i miei allievi temono. Una serie di palle di direzioni diverse, in contropiede, palle corte, palle lunghe, colpi di palle che aumentano serie dopo serie – tutti contro tutti. Fino quando ne rimarrà solo uno. Proprio come quell’antico guerriero che la leggenda narra nel film Highlander appunto. L’ultimo degli immortali. Un combattente indomito che non invecchia mai, un lottatore instancabile capace di imprese gigantesche. Un eroe rappresentante di tutti quei valori e princìpi che sono nel nostro immaginario collettivo. Un personaggio nato dalla fantasia del regista e sceneggiatore Gregory Widen.

Ma Nadal non è un personaggio di fantasia. Nadal è reale. Nadal è vero. Quest’anno è ritornato in campo dopo quattro mesi di stop per un infortunio. E… vince a Melbourne il suo primo torneo del 2022. Gioca gli Australian Open, arriva in finale. Medvedev lo mette sotto due set a zero e la partita sembrava finita, e lui che fa? Non si da per vinto. A 34 anni non si può neanche immaginare una rimonta contro quel demonio del giovane russo. Ma questo non vale per Rafa. Non si da per vinto e vince una partita, una finale, uno Slam che lo porta sul podio più alto di tutti i tempi.

Vince il suo ventunesimo Grande Slam. Lo spagnolo diventa il tennista più forte di sempre, alla faccia di Federe e di Djokovic. Non contento vince anche Acapulco. Ad Indian Wells arriva in finale dopo una serie di battaglie devastanti. A iniziare dal primo turno contro il giovane Korda. Sul 5-2 sotto al terzo sembrava finito, ma ancora una volta, senza mai smettere di lottare Nadal rimonta e vince. In semifinale forse lo scontro più duro contro il giovanissimo connazionale Alcaraz. Un altro match straordinario. Se ne danno di buona ragione. Un match bellissimo, di un grandissimo tennis di alta intensità. Uno degli esempi di spettacolo sportivo più belli ed entusiasmanti.

Nadal combatte, vince, ma si procura anche una frattura da stress. In finale perde contro Fritz, giovane promessa americana di 24 anni finalmente realtà. Dopo 20 (dico 20) partite consecutive vinte – perde, ma ancora una volta combatte fino in fondo. “Perde” la sua prima partita del 2022. Ho scritto che ha perso…?? No! Quando guardo Nadal non vedo un perdente o un vincitore. No! Vedo solo l’eroe che tutti vorrebbero essere. Un combattente fiero, leale – che non si arrende mai. Un uomo che nell’immaginario collettivo comincia ad assomigliare sempre di più ad una divinità. Un Highlander. Ne rimarrà uno solo.