Sono iniziati i tornei di preparazione a Wimbledon. Tra l’altro, notizia assai confortante, ad uno di questi e precisamente a Stoccarda – ritroviamo in campo il nostro Berrettini. Matteo, ritorna finalmente dopo una lunga pausa forzata dovuta ad un infortunio alla mano che ha richiesto addirittura un intervento chirurgico. Ha ripreso ad allenarsi già da diversi giorni e ha preferito iniziare con i tornei sull’erba.
In queste tre/quattro settimane il nostro n. 1 dovrà difendere i punti del torneo del Queens – che ha vinto – e avrebbe dovuto difendere i punti del torneo più prestigioso del mondo nel quale ha giocato la finale persa contro Djokovic. Appunto Wimbledon.
Perché ho usato il condizionale? E’ ormai storia vecchia. L’associazione giocatori, per protesta contro la decisione degli organizzatori e proprietari del torneo di Wimbledon di escludere gli atleti russi e biolorussi dalle gare (qui vi dico come la penso), ha deciso di penalizzare il torneo. Da qui la decisione, la più importante, di non assegnare punti ai partecipanti valevoli per la classifica.
Ora, vero che Wimbledon già una volta – nel ’73 mi pare – subì un boicottaggio dall’ATP, quando quasi tutti i giocatori più forti al mondo non giocarono. Ma questo non fermò gli organizzatori. Da buoni inglesi con la testa dura andarono avanti. “The Championship is the Championship” e chi se ne frega di chi gioca o non gioca. Quell’anno vise il cecoslovacco Jan Kodes in finale contro il russo, nota dolente, Alex Metreveli.
Vedremo come andrà a finire quest’anno. Certo: togliere i punti ATP è praticamente renderlo – per i giocatori, quelli affamati di classifica, un torneo completamente inutile. In più alcuni giocatori si ritroveranno a non poter difendere i punti dell’anno prima. Come per esempio il nostro Berrettini, con naturalmente un danno pesante alla classifica.
Molti giocatori non sono d’accordo su questa scelta dell’ATP e giustamente si lamentano. In questa vicenda gli inglesi riescono con una decisione sbagliata non solo a punire i giocatori russi e biolorussi, ma tutti i giocatori e le giocatrici del torneo. Djokovic campione in carica perderà la bellezza di 4000 punti. La metà dell’anno scorso più i probabili 2000 che non ci sono più di quest’anno. Ma per lui è tutta un’altra storia. Il serbo rincorre Nadal che si è portato a 22 Slam (ne ho parlato qui). E credo, poco gli importi sia dei punti che dei soldi. Per lui l’importante è che si giochi.
E cascasse il mondo mai niente e nessuno fermerà il torneo di Wimbledon.